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al testo di Rosetta Sacchi
Avevo fame di tutto ci che avevi
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Avevo fame di tutto ciò che avevi cibo casa sogni desideri e soffrivo per non avere nulla tetto cielo oasi deserto Ed ero al limite naufraga in un mare aperto ai pericoli e alle insidie vittima di eccessi e di difetti incontenibile nei vizi prediletti La gelosia che hai letto nei miei occhi a te piacque sin dal primo istante ma fu troppa ed in viso guasta,
quando pensasti ad un equilibrio
tra bassi istinti e più elevati intenti. Si mostrò artefice d'un ostico cammino che ci condusse inevitabile all'epilogo C'entrò il destino? Poco o assai, non so… nell'esser noi divenuti d'un tratto così ostili.
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